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MAOMETTO
Biografia

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Dati Personali

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Name |

Muhammad

Nome del padre |

Abdullah fglio di Abdul-Muttalib (lontani discendenti del profeta Ismaele fglio del profeta Abramo)

Nome del padre
 
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Amina fglia di Wahb

Cognome |

20- 22 Aprile 570DC (circa)

Luogo di nascita |

Città di Mecca (Makkah) - Penisola Arabica (attualmente in Arabia Saudita)

Data di morte |

6 giugno 632 DC (circa), aveva 63 anni quando morì

Morte e Luogo Sepoltura

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Medina (approssimativamente a 400 km a nord della Mecca)

2

Infanzia ed adolescenza

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Nascita - 2 anni |

Muhammad non aveva fratelli o sorelle. Suo padre morì prima della sua nascita. La madre lo mandò fuori da Mecca per farlo allattare da una balia il cui nome era Halima (secondo una vecchia tradizione araba).

8-25 anni |

Visse con la madre Amina fnò a quando ella morì nel 576 DC.

8-25 anni
 
|

Visse con il nonno Abdul-Almuttalib fno a quando egli morì.

8-25 anni |

Visse con lo zio paterno (Abu Talib) che aveva 10 fgli.

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Working Life

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Infanzia – 23 anni |

He worked as a shepherd for some time (looking after sheep and goats for others). In addition, he worked in trading with his uncle Abu-Talib. According to authentic narrations, Muhammad was 12 years old when he, for the first time, joined his uncle Abu-Talib in a trading trip to Syria.

23-40 ann |

Lavorò come mercante per una ricca donna di nome Khadija che aveva un'impresa commerciale (acquistando merci in posto per poi rivenderle in un altro) 

Era noto per la sua fedeltà, integrità e afdamento, tanto che veniva chiamato ““Assadiqul Amin””,which means “Il veritiero l’afdabile”.

40-63 anni |

Quando aveva 40 anni (610 DC) Muhammad ricevette la rivelazione divina e dedicò la sua vita a trasmettere il messaggio di Dio a tutta l’umanità. Insegnò alle persone l’unicità di Dio, trasmettendo il Libro di Dio (il Sacro Corano) che invita alla giustizia sociale, alla pace, all’armonia, e al benessere.

 

4

Stato civile

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Muhammad sposò Khadija la fglia di Khuwaylid

proveniente da una nobile famiglia conosciuta come Asad ed il loro felice matrimonio durò 25 anni.2 Era una donna molto rispettata nella sua comunità ed era vedova; Muhammad lavorò per lei due anni, dopodiché lei prese l’iniziativa e fece in modo, tramite un conoscente, di suggerire a Muhammad di sposarla. Khadija si innamorò della sua lealtà e dei suoi nobili valori morali.

 

Un matrimonio di successo:

Nonostante Khadija fosse più grande di Muhammad di 15 anni entrambi provenivano da una classe sociale molto simile ed erano persone di ottima educazione, entrambi erano persone molto speciali.

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Stato civile

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Muhammad sposò Khadija la fglia di Khuwaylid,
proveniente da una nobile famiglia conosciuta come Asad ed il loro felice matrimonio durò 25 anni.2

Era una donna molto rispettata nella sua comunità ed era vedova; Muhammad lavorò per lei due anni, dopodiché lei prese l’iniziativa e fece in modo, tramite un conoscente, di suggerire a Muhammad di sposarla. Khadija si innamorò della sua lealtà e dei suoi nobili valori morali..

Un matrimonio di successo:
Nonostante Khadija fosse più grande di Muhammad di 15 anni entrambi provenivano da una classe sociale molto simile ed erano persone di ottima educazione, entrambi erano persone molto speciali.

La differenza d’età non fu un ostacolo per il raggiungimento di un matrimonio di successo che durò 25 anni fino alla morte di Khadijia morì nel 619 DC all’età di 65 anni.

Si risposò solo dopo la morte di Khadijia.

Padre di sei fgli e uomo di famiglia
Muhammad e Khadija vissero in armonia e pace; ebbero 4 fglie (Zaynab, Ruqayya, Um Kulthum e Fatima) e due fgli (Al-Qassim che morì all’età di tre anni e Abdullah che morì all’età di 4 anni). Muhammad era abituato a trascorrere del tempo con la famiglia, aiutava la moglie nelle faccende domestiche, rammendava i suoi stessi vestiti e badava ai fgli.

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610 DC

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Incomincia la rivelazione divina:
Muhammad riceve il Messaggio di Dio3. Fu nominato come messaggero di Dio per trasmettere le Sue parole all’umanità. Una mis-sione che richiede un credo forte, molta dedizione, impegno e onestà.

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610 - 612 CE

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Il nucleo dei musulmani:
Muhammad invitò all’Islam i suoi amici, la sua stretta cerchia di conoscenti e persone selezionate come virtuose. Durante i primi tre anni dopo la profezia circa 130 persone avevano già abbracciato l’Islam e divennero un forte nucleo che fu in grado di diffondere l’Islam. Questo nucleo era formato da gente ricca e soprattutto da gente povera.

8

613 - 615 CE

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L’insistenza all’invito in pubblico:
Muhammad e i suoi seguaci iniziarono a rivolgersi alle persone apertamente e parlare loro dell’Islam. Sebbene il Profeta fosse riconosciuto come un uomo veritiero ed onesto, i leader meccani non accettarono il suo invito ad abbandonare il politeismo e gli opposero resistenza. Lo descrissero come un poeta, e lo accusarono di essere un mago ed un pazzo.

Tentato e minacciato: 
I personaggi più in vista di Mecca cercarono di dissuadere Muhammad dall’invitare le persone all’Islam minacciandolo oppure anche offrendogli agi e ricchezza e potere se avesse smesso di parlare del monoteismo. Nello stesso tempo cercavano di evitare che la gente lo ascoltasse. Essi mostravano sempre maggior ostilità verso i nuovi musulmani. Infatti perseguitavano e torturavano quelli più poveri e deboli senza protezione.

Alcuni dei seguaci in Abissinia:
Muhammad era molto vicino ai suoi seguaci. Era solito incontrarli nella casa di Al-Arqam, una piccola scuola dove insegnava loro i valori dell’Islam e la moralità, infondendo sentimenti di responsabilità ed impegno. Vedendo la sofferenza e la pressione di alcuni dei suoi seguaci, li consigliò a cercare rifugio in Abissinia, descrivendola come un terra di virtuosi regnata da un leale re cristiano, sotto il quale nessuno sarebbe stato minacciato ingiustamente. Infatti così fu..

Due uomini influenti abbracciano l’Islam: 
Due uomini forti e rispettabili di Mecca abbracciarono l’Islam. Si tratta di Omar bin Al-Khattab e Hamza bin Abdul-Muttalib (lo zio di Muhammad) e questa fu una svolta decisiva per i musulmani. Hamza divenne un forte sostenitore e prottetore di Muhammad, fino a quando morì durante la battaglia di Uhud (625 DC). Invece tre anni dopo la morte del Profeta Muhammad, Omar divenne il secondo califfo e regnò lo Stato Islamico per 11 anni.

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616- 618 DC

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Viene boicottato:
I leader meccani boicottarono Muhammad e i suoi seguaci, imponendo loro un assedio economico e sociale che durò 3 anni. Durante questo periodo soffrirono fame ed isolamento. Fu una difficile prova di pazienza, fede e impegno ma resistettero per diffondere la verità.

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619- 620 DC

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L’anno della tristezza:
I capi di Mecca furono costretti a interrompere l’assedio sociale ed economico perché compresero che era inutile in quanto i musulmani non avrebbero mai ceduto. Nello stesso anno la moglie Khadijia e lo zio Abu Talib morirono. Muhammad decise di diffondere il Messaggio di Dio e cercare supporto al di fuori della sua città. Si recò a Taif ma fu accolto con ostilità4. Dialogò e parlò dell’Islam a più di venti tribù arabe ma non ricevette nessuna risposta positiva anzi lo scacciarono.

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620- 622 DC

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Un bagliore di speranza:

Durante il pellegrinaggio Incontrò sei persone provenienti dalla città di Yathrib (una città situata a 450 Km a nord di Mecca), e parlò loro dell’Islam. Credettero in lui e ritornarono nella loro città con l’intenzione di invitare le genti di varie tribù presenti a Yatrib. Così fecero e si misero d’accordo di ritornare a Mecca un anno dopo durante un altro pellegrinaggio per incontrare di nuovo Muhammad “il Profeta e il Messaggero di Dio”.

I nuovi musulmani stipulano un patto con Muhammad

Lo stesso gruppo ritornò l’anno successivo ma con altre sei persone 5. Stipularono un'alleanza con Il Profeta Muhammad (pbsl) (accettandolo come messaggero di Dio) giurandogli di: 

1- non adorare nessuno all’infuori di Allah, l’Unico Dio;
2- non rubare
3- non commettere adulterio
4- non uccidere
5- non diffamare i vicini; (6) non disobbedire a Dio

The group went back to Yathrib and invited their tribal leaders and their people to accept Islam. They returned again in the following year (622 CE) at the time of pilgrimage with more than 70 men and two women. A similar pledge of allegiance was given by this group to Prophet Muhammad.

Quindi il gruppo ritornò a Yathrib e invitò i leader delle rispettive tribù e la gente del popolo ad abbracciare l’Islam. Infatti si ripresentarono l’anno successivo durante il pellegrinaggio con più di 70 uomini e due donne stipulando patto di fedeltà simile a quello precedente.

 

Una nuova comunità di musulmani a 450 km da Mecca

 

I leader delle due principali tribù a Yathrib (gli Aws e Khazraj) abbracciarono l’Islam e di conseguenza i loro popoli divennero musulmani. Il Profeta Muhammad (pbsl) fu chiamato a Yathrib e divenne il governatore della città..

 

12

622 DC

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I capi di Mecca complottano l’uccisione; incominciò la migrazione verso Yathrib:
Le cose divennero molto difcili a Mecca, perciò Muhammad chiese ai musulmani meccani di migrare a Yathrib a partire, era settembre 622 DC. Questa famosa migrazione rappresenta tuttora una svolta decisiva nella storia islamica. Da Yathrib l’Islam forì, portando alla creazione di uno Stato Islamico, e alla nascita di un nuovo ordine sociale

13

623-624 DC

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Il regnante di Yathrib:
Muhammad, "Il Messaggero di Dio", è diventato il capo di Yathrib con volontà e pacifcità con l'accordo della maggioranza delle persone. La gente di Yathrib era un mix di arabi e di ebrei. Anche se esistevano due tribù arabe e tre tribù ebraiche più piccole, la comunità araba era più grande di quella ebraica

Muhammad cambia il nome della società multiculturale
Madinah” Medina fu e rimane tuttora il nuovo nome che Muhammad diede alla città di Yathrib.

Dopo che i musulmani meccani emigrarono da Mecca, Yathrib non appartenne più ad una certa tribù, ma diventò la terra dei credenti che per primi abbracciarono l’Islam.

Dato che a Yathrib ancora vi erano comunque tribù arabe non musulmane oltre a quelle ebraiche, il Profeta Muhammad non la chiamò “la città dell’Islam” ma solamente “la città” (medina signifca città) dove tutti gli abitanti avevano uguali diritti di cittadinanza..

Mohammad invita alla pace e all’unità:
Nel suo primo discorso pubblico alla gente di Medina, Muhammad promosse l’armonia e la coesione sociale.


Disse: “O gente, cercate e diffondete la pace; offrite cibo l’uno all’altro; prendetevi cura dei vostri parenti e pregate di notte quando gli altri dormono in modo da guadagnarvi la soddisfazione di Dio e l’ingresso in Paradiso”. (Ibn Majah, 4331) and (Tirmidhi, 5842) 

Muhammad legò queste buoni azioni alla soddisfazione di Dio e motivò le persone a volersi bene a vicenda e vivere in armonia e pace in una società multiculturale.

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623-624 DC

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Mohammad formò la prima costituzione e la carta dei diritti e delle libertà umane:
La maggior parte degli ebrei speravano che l’ultimo profeta sarebbe stato ebreo ed anche se la maggioranza di loro a Madinah non riconoscevano Muhammad, come profeta di Dio, lo riconobbero come leader della città ove stipulò la prima costituzione e la prima carta dei diritti e delle libertà umane, accettate e sottoscritte da tutte le tribù arabe ed ebraiche. 

La costituzione garantiva la libertà di coscienza e di culto sia per i musulmani che per gli ebrei ed anche per quegli arabi che non avevano riconosciuto l’Islam. Inoltre la costituzione garantiva la piena protezione e la sicurezza di tutti i cittadini di Medina. In compenso chiedeva a tutte le parti che avessero frmato questa carta di far parte della difesa nazionale nel caso la città fosse stata attaccata da nemici. Questa costituzione stabilì giustizia, diritti umani, libertà e proibì invece la criminalità e le pratiche immorali.

15

624 DC

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L’inevitabile battaglia di Badr: 
Quando i musulmani migrarono da Mecca a Medina, molti di loro furono forzati ad abbandonare le loro case e vennero confscate le loro proprietà. 

Così quando i musulmani vennero a conoscenza di una carovana di commercianti appartenente ai capi di Mecca, guidati dal loro nemico Abu Sufyan, che sarebbe passata attraverso una via commerciale vicino a Medina, decisero di assalirla e tenersi le ricchezze che conteneva in cambio di quelle che erano state confscate loro a Mecca. 313 musulmani si occuparono della missione.

I meccani chiesero ad Abu Sufyan di cambiare percorso per mettersi in salvo ed inviarono un esercito di 950 soldati per combattere la forza musulmana che era meno equipaggiata e più debole dell’esercito meccano.

Sorprendentemente e inaspettatamente i musulmani vinsero la loro prima battaglia contro i capi meccani e molti di questi ultimi furono uccisi.

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I musulmani però persero questa battaglia e Muhammad rimase ferito, ma almeno fu salva la sua vita. Purtroppo invece numerosi suoi compagni furono uccisi incluso Hamza, il suo amatissimo zio paterno e suo protettore.

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I capi meccani attaccano nella battaglia di Uhud: 
Per rappresaglia della loro perdite di Badr, e per paura di perdere il loro ruolo di leadership nella penisola arabica, i capi di Mecca con altre alleanze arabe, inviarono un esercito di 3000 soldati per attaccare i musulmani nella montagna di Uhud a nord di Madinah.

I musulmani però persero questa battaglia e Muhammad rimase ferito, ma almeno fu salva la sua vita. Purtroppo invece numerosi suoi compagni furono uccisi incluso Hamza, il suo amatissimo zio paterno e suo protettore. 

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626 DC

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I meccani e le altre tribù attaccano nella battaglia della Trincea: 
Nella battaglia precedente non erano riusciti ad uccidere Muhammad, perciò i capi di Mecca assieme ad altre tribù arabe ed ebraiche unirono i loro sforzi per assalirlo e distruggere la comunità musulmana. Questa battaglia si chiama anche “la battaglia degli alleati”.

10.000 soldati marciarono verso Medina. Appena saputo e dopo aver consultato i suoi compagni, Muhammad decise di costruire un fossato all’accesso nord di Medina (5,5 km di lunghezza 4,6 m di larghezza) come gli suggerì un musulmano persiano di nome Salman.

I musulmani erano in una situazione difcile e pensarono a nuove strategie psicologiche per difendersi. Dopo un assedio durato un mese l’esercito pagano divenne impaziente e insofferente, così durante una tempesta di vento le confederate nemiche disfarono le tende e si ritirarono accettando la sconftta.

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627 DC

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Il trattato di Hudaybiya, una tregua per 10 anni:
Un anno dopo la battaglia della Trincea, Muhammad prese l’iniziativa pacifca di eseguire un’Umrah (visita alla Kaaba, la casa di Dio), perché visitare la Kaaba per motivi di adorazione era un diritto che Mecca aveva concesso a tutta la gente dell’Arabia da secoli. 

Fu una sorpresa per i capi meccani vedere Muhammad avvicinarsi a Mecca con 1400 civili.

Dopo diverse negoziazioni, fu stipulata una tregua tra i leader meccani e Muhammad per la durata di 10 anni: i musulmani non vennero attaccati, ma dovettero ritornare alle loro case e fu loro concesso di poter tornare a Mecca per il pellegrinaggio solo l’anno successivo. L’armistizio prevedeva molte altre condizioni che però favorivano di gran lunga i meccani.

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628- 629 DC

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Il messaggio di Dio, dentro e fuori la Penisola Arabica: 
 L’armistizio fu per Muhammad un’occasione d’oro per la trasmissione del Messaggio e per parlare liberamente alle persone dell’Islam senza essere bloccato o interrotto da altre forze esterne.


Muhammad inviò delle delegazioni alle altre tribù arabe in Arabia e scrisse più di 14 lettere ai regnanti ed ai re nelle zone limitrofe, oltre alle superpotenze come la Persia, Bisanzio e l’Egitto, invitandoli ad accogliere l’Islam come “il messaggio di Dio”. Il numero dei musulmani crebbe tanto perché riconoscevano l’islam come Verità.

20

630 DC

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La pace a Mecca: 
In meno di due anni la tregua fu interrotta dai meccani che uccisero 20 musulmani.

Così risposta a quest’azione imprevista, Muhammad organizzò una marcia di 10000 musulmani per conquistare Mecca, ma chiese loro di non attaccare per primi, bensì solo per difendersi e rispondere all’attacco eventuale ricevuto.7
I capi meccani erano imbarazzati e impreparati a questo combattimento. Quando Muhammad arrivò a Mecca si rivolse a tutto il popolo confermando l’Unicità di.

Dio, lodandoLo e ricordando alla gente che tutti loro erano discendenti di Adamo che a sua volta fu creato dal fango. Quando poi chiese alle gente di Mecca “Come vi aspettate che mi comporti io con voi”? essi risposero: “Ci auguriamo meglio possibile perché sei sempre stato un gentile fratello e un cugino educato”. 

Un perdono esemplare: 
Nonostante le avversità e i disagi che i politeisti avevano causato loro durante 21 anni, Muhammad si comportò con la sua famosa e usuale eccelsa moralità. Rispose: “Da oggi non abbiate più paura. Lasciate quindi (le vostre case dove si erano barricati per paura), siete liberi”. Il discorso di Muhammad fu accolto con gioia e numerose persone vennero da lui facendo la testimonianza di Fede e abbracciarono l’Islam. (Sunan Al-Bayhaqi, 9/118, 18342, 18343)

21

630 - 631 DC

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Le tribù arabe abbracciano l’Islam:
Dopo la pace che regnò a Mecca, diverse delegazioni provenienti da tutta l’Arabia giunsero per conoscere l’Islam e poi abbracciarlo, ad eccezione della tribù di Hawazen che combatté i musulmani, perdendo durante la battaglia di Hunayn. Muhammad intanto invitò i suoi compagni nelle varie province dell’Arabia a diffondere gli insegnamenti del messaggio di Dio.

" Muhammad a quel punto distrusse tutti gli idoli dentro e intorno alla Kaaba (la casa di Dio) che è stata eretta dal Profeta Abramo (pace su di lui), per glorifcare Dio (Il Creatore dell'universo e di tutti gli esseri)."

22

632 CE

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Il discorso di addio del Profeta:
La missione di Muhammad si era completata e la sua vita era vicina alla fne. Nell’anno 632 DC, eseguì il pellegrinaggio facendo il suo ultimo sermone a più di 100.000 persone.

Ricordò gli elementi basilari dell’Islam, il Credo nell’unicità di Dio, la dignità della vita, il benessere e la proprietà, l’uguaglianza tra tutte le razze, il ruolo della giustizia, i diritti e i doveri delle donne, lo sfruttamento e il monopolio, le moralità e i diritti dei non musulmani.

La morte del Profeta:
Il Profeta Muhammad morì nella sua casa a Medina nell’anno 632 DC. Non lasciò soldi o ricchezze che non aveva, ma il messaggio della fede pura, che tutt’ora illumina i cuori di milioni di persone nel mondo grazie alla luce di Dio. 
" Sbagliare è umano, perdonare è Divino " Alexander Pope